mercoledì 12 dicembre 2007

Assenza


Panico,i battiti accellerano senza controllo,ci pensi,ci pensi tanto,ogni secondo.Continui a cercare una scusa,una motivazione.Ti crei delle giustificazioni e allo stesso tempo non sai quali giustificazioni siano più vicine alla realtà.Vedi tutto nero in un secondo,perdi le illusioni e le speranze,hai paura,non e' più come prima,ti agiti,non dormi e se dormi sei in compagnia del solito incubo.Ti meravigli di non riuscire a sognare,non servono bicchieri o droghe perche' e' tutto troppo reale;non sei nel tuo mondo ora,sei nel mondo e basta e non puoi reagire.Provi a cambiare,sposti alcuni oggetti,fai il duro per vedere se ci pensi meno.Poi ti trovi lì da solo e devi fuggire dai pensieri che non ti mollano un attimo.Allora accendi la tv,ascolti musica,vai sulla scrivania e cominci a scrivere,poi getti i fogli perche' sono così reali da metterti in imbarazzo anche se sei solo e sai che nessuno mai leggera' quelle righe.Ogni canzone,anche la piu' allegra ha una parola,una nota,uno strumento che richiama quell'assenza dalla quale cerchi di fuggire.Il problema e' questa corre molto piu' veloce di te,anzi,non corre...vola e sfuggirle e' impossibile,non e' umana.Ti rendi conto quindi che sei una persona...che esisti e che la tua esistenza si e' trasformata in fuga,scappi ogni giorno senza poterti fermare.Se ti fermi sono troppi i pensieri che ti pugnalano,troppi ricordi,troppe figure,profumi e non puoi farci niente,devi solo restare in piedi con qualsiasi sistema, non devi cadere.Tutto quello he prima era normale,bellissimo ora e' solo l'iter di una qualsiasi giornata che puo' essere uguale o peggio della precedente perche' niente e' piu' come prima.E' tutto diverso perche' manca qualcosa o qualcuno che rendeva Vita ogni tuo respiro,movimento,decisione,pensiero,speranza;in realta' non sei poi così solo,ma ti manca una parte,quella parte che hai sempre sentito vicina e che come le fondamenta di una casa respingeva ogni scossa di terremoto.Niente poteva scalfire o levigare il castello che stavi costruendo,quel castello che ora e' disabitato,proprio quel castello che era vita.Ci sono luoghi nei quali ti e' impossibile entrare,forse perche' troppo pieni di ricordi o forse perche' troppo vuoti...o magari perche' metterci il piede dentro significa rompere un patto,un accordo teorico fatto con te stesso e non sei disposto a fallire di nuovo; hai gia' perso una volta con la vita e con il destino e non puoi permetterti di fallire nuovamente.Certo,la guerra che hai condotto non si combatteva con armi pari,eri tu da solo contro il mondo e contro ogni sorta di Dio,ma hai avuto momenti illusori nei quali eri quasi convinto di potercela fare e ti sentivi il piu' forte,intoccabile cazzo!Poi il nemico ti mostra l'ennesima arma segreta,ancora una volta,ebbene sì,ne estrae un'altra e questa volta ti spiazza,distrugge tutto quello che avevi costruito e sperato con tanta fatica.Non sei più intoccabile,semplicemente sei nudo davanti a qualcosa che puoi solo osservare...e' pazzesco perche' ti logora dentro e fuori,puoi fare e pensare quello che vuoi,ma il nemico non si ferma,ti guarda e continua il suo lavoro. Ed e' lì che ti rendi veramente conto che sei uno zero di fronte a lui,sei il nulla e piu' ci pensi piu' quel bastardo affonda la lama...non stacca mai lo sguardo dai tuoi occhi,neanche un secondo;perfino dormendo senti la sua presenza e il suo odore nauseabondo.Cosa fai ora? niente...niente perche' ti ripeto che sei nudo e stai perdendo non una battaglia,ma la guerra per la quale ti sei dedicato anima e corpo.Sei fottuto ora. Immagini e sensazioni continuano a tartassarti,nessuno ti applaude,nessuno ti capisce veramente,nessuno ti legge abbastanza dentro.Hai perso e da perdente devi subire le conseguenze. Questa guerra non e' come i classici scontri dove non ci sono ne' vincitori ne' vinti,questa guerra ti ha piegato,sei stato battuto,hai perso tu,hai perso tutto. Il bello e' che sei ancora vivo,ti devi portare un macigno sulle spalle per chissà quanto tempo,anzi sai benissimo per quanto tempo,per sempre.Sicuramente fino a quando qualcun altro combattera' la tua stessa guerra per poi restare in vita pur avendo perso, mentre tu sarai andato via, in qualche altra dimensione o mondo a noi sconosciuto. Pazzesco sì...disumano oserei dire. Ci sono ostacoli che non riusciamo a superare da soli e ostacoli che non riusciamo a superare neanche essendo in compagnia.
Mi consola solo il fatto che se devi combattere con un Dio sei costretto a perdere,sempre.


Questi sono solo pensieri,una sorta di flusso di coscienza ridotto al minimo, scarno.




"Si sta come d'autunno,
sugli alberi,
le foglie."


G.Ungaretti - Luglio 1918




Arrivederci,
Luca.

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