venerdì 16 maggio 2008

Grandfather Cocaine&Co





l hanno arrestato, "nonno cocaina"; adesso è a San Vittore.
Un commissario della Polizia di Stato insieme ad alcuni agenti ha fatto irruzione nel suo appartamento di Milano.
Giuseppe, 73 anni, aiutato da sua moglie Angelina, 70 anni, vendeva caramelle di cocaina che incartava con le sue mani e nascondeva nella macchina da cucire.
Un distributore al dettaglio.
"Nonno Cocaina" e la moglie vivevano con 580 euro in due.
Vendevano la coca per sopravvivere.
L' arresto è stato convalidato, l' età per i poveri cristi non è un'attenuante - per Previti invece sì.
La Polizia ha trovato 200 grammi di coca e qualche migliaio di euro in contanti.
Giuseppe ha ottenuto, prima di essere condotto in carcere, che i 580 euro della pensione non fossero sequestrati e li ha dati ad Angelina.

Dura lex, sed lex.

Caramelle non ne voglio più... Ma container sì;

Gioia Tauro è il porto del Mediterraneo con il maggior numero di container in transito e il più importante d' Europa per l' importazione di cocaina dalla Colombia.
Per potenziare il porto sono previsti investimenti per 1,5 miliardi di euro.
Secondo un recente rapporto della Commissione antimafia la criminalità organizzata "controlla o influenza una parte rilevante delle attività economiche legate al porto e lo utilizza per traffici illegali".

Da una parte un via vai di navi zeppe di coca e dall' altra un vecchio che spaccia caramelle di coca.

Voi da chi comincereste?Potrebbe diventare il prossimo sondaggio del blog ;) .



Buon proseguìo,
Sebas

1 commento:

Luca ha detto...

mai accettare caramelle da uno sconosciuto...certo,se le caramelle hanno quel gusto in piu' allora magari un pezzettino si assaggia.
Containers o caramalle? e se facessero containers pieni di caramelle.....no?!!?

we're all stars now in the dope show...